8 Settembre 2024

Notizie dal mondo del lavoro, previdenza e fisco

LavoroSentenze

CASSAZIONE: licenziamento per ripetute assenze ingiustificate

Con la sentenza n. 2803 del 12 febbraio 2014, la Corte di Cassazione ha affermato che, tranne nel caso di decesso del familiare o del convivente, il lavoratore non può assentarsi dall'azienda senza mettere il datore di lavoro nelle condizioni di poter controllare l'effettiva sussistenza delle giustificazioni addotte, in quanto ciò impedirebbe l'™esercizio del potere, spettante al datore di lavoro, di direzione e i organizzazione dell'impresa, con pregiudizio anche per gli altri lavoratori. Tale condotta del lavoratore giustifica, quindi, l'eventuale licenziamento dello stesso.

Cassazione: responsabilità contrattuale dell’azienda che non rispetta gli obblighi di sicurezza

Dalla sentenza n. 2138 del 5 febbraio 2015, emerge la responsabilità  attribuita dalla Corte di Cassazione al datore di lavoro che non assicura condizioni adeguate di lavoro, a seguito dell'inadempimento dello stesso agli obblighi di sicurezza.

Cassazione: sanzione applicata al mancato versamento dei contributi

Con la sentenza n. 1476 del 27 gennaio 2015, la Corte di Cassazione conferma che l'errata qualificazione del rapporto di lavoro, la cui conseguenza si manifesta in un parziale mancato versamento dei contributi previdenziali e assicurativi dovuti, integra gli estremi della sanzione di omessa contribuzione e non di evasione contributiva. Fonte: Corte di Cassazione

Cassazione: reintegra per il lavoratore a cui viene riconosciuta la malattia annunciata per telefono

La Corte di Cassazione con sentenza n. 1025 del 21 gennaio 2015 stabilisce che il datore di lavoro che chiede il certificato medico al lavoratore assente, "legittima" l'assenza annunciata telefonicamente per malattia, configurandosi, anche nel caso in cui il dipendente non assolva la richiesta, come assenza giustificata.

Corte di Cassazione: licenziato il dipendente in malattia che presta alla moglie l’auto concessa come benefit

Con la sentenza n. 344 del 13 gennaio 2015, la Suprema Corte considera legittimo il licenziamento, per giustificato motivo soggettivo, del dipendente che risulta irreperibile durante il periodo di assenza dal servizio per malattia; condotta che, aggiunta all'abuso del fringe benefit nel periodo suddetto, fa scattare il licenziamento anche se l'utilizzatore del veicolo è la moglie. Fonte: Corte di Cassazione

Cassazione: è legittima la sanzione espulsiva nei confronti del dipendente che mette a rischio la propria salute

Con la sentenza n. 144 del 9 gennaio del 2015, la sezione lavoro della Corte di Cassazione giudica legittimo il licenziamento del dipendente che continua a praticare uno sport che mette a rischio le condizioni fisiche; secondo la Corte, il lavoratore tiene una condotta potenzialmente dannosa e contraria agli interessi del datore di lavoro che è così giustificato a procedere alla sanzione espulsiva nei suoi confronti. Fonte: Corte di Cassazione

Cassazione: indennità risarcitoria in caso di conversione del contratto di somministrazione

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 18861 dell'8 settembre 2014, ha affermato che, in caso di conversione del contratto di somministrazione in contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, si applica l'art. 32 comma 5 della Legge n. 183/2010 che prevede, nei casi di conversione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, la corresponsione al lavoratore di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva nella misura compresa tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità  dell'ultima retribuzione globale di fatto.

Cassazione: assenze per malattia strategiche e licenziamento

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 18678 del 4 settembre 2014, ha dichiarato legittimo il licenziamento del lavoratore irrogato a causa delle sistematiche assenze per malattia dello stesso, spesso agganciate ai suoi giorni di riposo e comunicate all'ultimo momento.