Soglie di esenzione nuove con la Legge di Bilancio 2024. La Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) ha previsto una disciplina più favorevole in materia di esclusione dal computo del reddito imponibile del lavoratore dipendente per i beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore medesimo (c.d. fringe benefit).
La norma ha introdotto l’innalzamento del limite di esenzione da 258,23 euro a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico, compresi i figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati e a 1.000 euro per gli altri lavoratori dipendenti.
Sono incluse nel limite di esenzione le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle seguenti spese:
- utenze domestiche del servizio idrico integrato;
- energia elettrica;
- gas naturale;
- per il contratto di locazione della prima casa ovvero degli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.
Riguardo alla nozione di figli fiscalmente a carico si ricorda che, in base all’articolo 12, comma 2, del Tuir (D.P.R. n. 917/1986) e successive modificazioni, si considerano “fiscalmente a carico” i figli che abbiano un reddito non superiore a 4.000 euro, ovvero a 2.840,51 nel caso di figli di età superiore a 24 anni (al lordo degli oneri deducibili).
Cambiano i fringe benefit.