In caso di giornate di CIG o FIS COVID non fruite è possibile presentare una nuova domanda per poter fruire di un ulteriore periodo di ricorso all’ammortizzatore sociale. Tale principio viene confermato dall’INPS in una delle risposte contenute nel documento diffuso dal CNO dei Consulenti del Lavoro a seguito del Tavolo tecnico con l’Istituto. In particolare, vengono confermati i principi di cui alla circolare 58/2009, in tema di cassa integrazione ordinaria.
Viene chiarito, quindi, che anche nel caso degli ammortizzatori COVID-19, il calcolo dell’effettiva fruizione, potrà portare alla possibilità di presentare una nuova domanda di CIG o FIS per i periodi non utilizzati e richiesti in precedenti domande. E’ il caso in cui si possono trovare aziende che hanno presentato la domanda per le intere 9 settimane, ma hanno avuto una fruizione parziale dell’ammortizzatore.
Ribadisce l’Inps che le giornate da poter recuperare come non fruite, sono quelle in cui non c’è stata alcun utilizzo dell’ammortizzatore sociale nell’unità produttiva interessata; per essere più chiari l’Istituto estremizza il concetto affermando che una giornata in cui un solo dipendente è stato posto in cassa per una sola ora si considera fruita, e quindi non potrà essere utilizzata come residuo in una successiva domanda.
Il calcolo delle settimane residue dovrà essere fatto dividendo il numero di giorni effettivi di cassa fruiti nel periodo per 5 o 6 giorni, a seconda della distribuzione dell’orario di lavoro prevalente in azienda. Da qui si otterrà il numero di settimane effettivamente fruite, che daranno luogo
Di seguito l’esempio proposto dall’Inps
Periodo dal 1/3/20 al 01/05/20. Settimane richieste 9. Al termine del periodo si contano 30 giornate di cassa (si ribadisce giorni in cui si è fruito, indipendentemente dal numero dei lavoratori). Si divide il prodotto per il numero di giorni settimanali in cui è organizzata l’attività, 5 o 6, e si ottiene il numero effettivo usufruito. Nel nostro caso 30:5= 6 settimane. Residuerebbero, pertanto, 3 settimane che sarà possibile richiedere in coda alla prima istanza, con nuova domanda.
La redazione