22 Ottobre 2024

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“Crisis management”: resilienti di fronte alle emergenze

Cosa fare per superare una crisi d’impresa? 

Il caso dell’influencer Chiara Ferragni fa venire in mente le crisi d’impresa.

Proviamo a vedere. Secondo gli esperti del settore marketing si intende per “Crisis management” l’insieme di strategie che vengono adottate per affrontare e gestire situazioni di emergenza all’interno di un’organizzazione. 

Ormai si sa. Autenticità, trasparenza nella comunicazione, conformità ai principi ESG sono considerati le fondamenta della cultura aziendale. Le imprese ogni giorno intrattengono relazioni con numerosi attori del proprio ecosistema. In ogni tipo di rapporto l’obiettivo principale è quello di creare valore e mantenere sempre alta la reputazione. 

O si cade nel vortice negativo o si cerca di reagire. È questo il significato intrinseco nella parola ‘crisi’ (in greco κρίσις), il quale suggerisce che da un periodo difficile si può sempre trovare un punto di svolta. 

La capacità di essere resilienti di fronte ad una crisi è strettamente legata alla buona capacità comunicativa dell’impresa e al saper organizzare in modo efficace un team specializzato nella gestione di eventi straordinari e impattanti.

“Sessanta minuti”

Ebbene sì. Sarebbe questo il tempo necessario per minimizzare i danni della crisi secondo il docente della New York University J.E. Lukaszewski con l’introduzione della “Golden Hour” (ora d’oro).

Per evitare di rimanere sorpresi in situazioni spiacevoli, la pianificazione della crisi dovrebbe essere vista come un processo continuo e non come un’attività straordinaria. Oltre al team di esperti, è importante creare un vero e proprio piano (detto anche “Crisis Management Plan”) volto a fornire indicazioni-guida per il ripristino tempestivo della normalità. 

Per superare al meglio la crisi è fondamentale riconoscere i segnali di rischio e creare strategie ad hoc attraverso la progettazione di piani di continuità aziendale.

In conclusione, l’impresa ha il compito di accogliere questi segnali di vulnerabilità e di trasformarli in reali opportunità di business. Un po’ per cambiare pelle. Un po’ per osservare la realtà sotto nuovi punti di vista. 

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